Tu ne quaesieris (Odi, Libro 1, Poema 11) - Orazio - Roma antica - Letteratura classica

John Campbell 09-08-2023
John Campbell

(Poema lirico, latino/romano, 23 a.C. circa, 8 versi)

Introduzione

Introduzione

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"Tu ne quaesieris" ( "Non chiedere" ) è la più famosa delle odi del poeta lirico romano Orazio pubblicato nel 23 a.C. come poema 11 nel primo libro delle raccolte oraziane. "Odi" o "Carmina" Il poema si presenta come un breve rimprovero a una donna, Leuconoe, che si preoccupa del futuro, e utilizza metafore agricole per esortarci ad abbracciare i piaceri disponibili nella vita di tutti i giorni piuttosto che affidarci a remote aspirazioni per il futuro. Il poema è spesso conosciuto anche come "Carpe Diem" per la famosa frase nella riga finale, o talvolta come "Ad Leuconoem" per la sua dedica iniziale.

Sinossi

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Il poeta consiglia a Leuconoe di non interrogarsi sul destino che gli dèi hanno in serbo per lei, né di affidarsi alle previsioni astrologiche come facevano gli antichi babilonesi, ma di sottomettersi e sfruttare al meglio gli anni che ci sono concessi, bevendo vino e vivendo appieno la vita senza pensare al futuro, perché, anche mentre legge la poesia, il tempo prezioso sta passando.

Analisi

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Orazio ha sviluppato il suo "Odi" ad imitazione consapevole della lirica breve di originali greci come Pindaro , Saffo Il suo genio consisteva nell'applicare queste forme più antiche, utilizzando in gran parte gli antichi metri saffici e alcaici greci, alla vita sociale di Roma nell'età di Augusto. I primi tre libri dell'opera sono stati scritti in modo da poter essere utilizzati in modo più efficace. "Odi" , compreso questo, furono pubblicati nel 23 a.C., con il primo poema della raccolta datato positivamente ( "Nunc est bibendum" Non abbiamo una data precisa per la stesura di questo particolare poema.

È indirizzata a Leuconoë, una sconosciuta compagna più giovane (probabilmente non è il suo vero nome, dato che si traduce come "testa vuota"). Da alcuni accenni presenti nel poema sembra probabile che, all'epoca della sua stesura, Orazio e Leuconoe si trovavano insieme in una villa sulle rive del Golfo di Napoli (il "Mar Tirreno") in una selvaggia giornata invernale.

C'è una musica decisa nella poesia, soprattutto quando viene letta ad alta voce, e Orazio riesce a evocare immagini vivide nelle frasi più scarne ed economiche e si chiude con il famoso verso "carpe diem, quam minimum credula postero" ("cogli l'attimo, fidandoti il meno possibile del domani").

Guarda anche: Medea - Euripide - Riassunto dell'opera - Medea Mitologia greca

Risorse

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Guarda anche: Ecuba - Euripide
  • Traduzione inglese di John Conington (Progetto Perseus): //www.perseus.tufts.edu/hopper/text.jsp?doc=Perseus:text:1999.02.0025:book=1:poem=11
  • Versione latina con traduzione parola per parola (Progetto Perseo): //www.perseus.tufts.edu/hopper/text.jsp?doc=Perseus:text:1999.02.0024:book=1:poem=11

John Campbell

John Campbell è un affermato scrittore e appassionato di letteratura, noto per il suo profondo apprezzamento e la vasta conoscenza della letteratura classica. Con la passione per la parola scritta e un fascino particolare per le opere dell'antica Grecia e di Roma, John ha dedicato anni allo studio e all'esplorazione della tragedia classica, della poesia lirica, della nuova commedia, della satira e della poesia epica.Laureato con lode in Letteratura inglese presso una prestigiosa università, il background accademico di John gli fornisce una solida base per analizzare e interpretare criticamente queste creazioni letterarie senza tempo. La sua capacità di approfondire le sfumature della poetica di Aristotele, le espressioni liriche di Saffo, lo spirito acuto di Aristofane, le riflessioni satiriche di Giovenale e le travolgenti narrazioni di Omero e Virgilio è davvero eccezionale.Il blog di John funge da piattaforma fondamentale per condividere le sue intuizioni, osservazioni e interpretazioni di questi capolavori classici. Attraverso la sua meticolosa analisi di temi, personaggi, simboli e contesto storico, dà vita alle opere di antichi giganti letterari, rendendole accessibili a lettori di ogni estrazione e interesse.Il suo accattivante stile di scrittura coinvolge sia le menti che i cuori dei suoi lettori, trascinandoli nel magico mondo della letteratura classica. Con ogni post sul blog, John intreccia abilmente la sua comprensione accademica con un profondolegame personale con questi testi, rendendoli riconoscibili e rilevanti per il mondo contemporaneo.Riconosciuto come un'autorità nel suo campo, John ha contribuito con articoli e saggi a diverse prestigiose riviste e pubblicazioni letterarie. La sua esperienza nella letteratura classica lo ha reso anche un ricercato relatore in vari convegni accademici ed eventi letterari.Attraverso la sua prosa eloquente e il suo ardente entusiasmo, John Campbell è determinato a far rivivere e celebrare la bellezza senza tempo e il significato profondo della letteratura classica. Che tu sia uno studioso dedicato o semplicemente un lettore curioso che cerca di esplorare il mondo di Edipo, le poesie d'amore di Saffo, le argute commedie di Menandro o i racconti eroici di Achille, il blog di John promette di essere una risorsa inestimabile che istruirà, ispirerà e accenderà un amore per tutta la vita per i classici.